NOLA | Una serata dedicata alla bellezza, con un messaggio forte contro la violenza sulle donne. È stato questo lo sfondo che ha fatto da cornice alla finale di Miss Vesuvio 2024 che si è svolta domenica 24 novembre al Teatro Umberto di Nola e che ha visto trionfare

Le due nuove reginette hanno raccolto il testimone da Federica Pavone e Anastasia Kopil, le due “coroncine” uscenti.

La serata è stata condotta da Sabrina D’Amore ed Enzo Catapano che hanno valorizzato al meglio le emozioni e le identità delle partecipanti, alternando la giusta solennità ad un pizzico di leggerezza. Madrina della serata è stata Naomi Buonomo, che anni fa ha già partecipato al concorso Miss Vesuvio, vincendo la fascia del Teatro Totò, mentre  l’anno scorso è stata protagonista all’eredità su RaiUno, come “Professoressa”.

Buonomo non ha mancato di testimoniare un messaggio di vicinanza alle ragazze, ricordando la sua esperienza e spronando tutte a credere nei propri sogni.

La finale di Nola è giunta dopo 50 tappe durante le quali, il concorso – alla sua sedicesima edizione – si è fortemente legato ai territori della Regione coinvolti. Un percorso che ha sviluppato anche una narrazione attraverso uno specifico format sui canali social che hanno promosso i vari siti della Campania

Significativo il momento musicale di Maria Antonia Castaldo, patrocinato dalla famiglia Arciello di Unieuro – San Giuseppe per regalare autentiche emozioni al pubblico, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione contro il cyberbullismo.

Anche per quest’anno, inoltre, “Miss Vesuvio” ha voluto lanciare un forte messaggio sociale contro la violenza sulle donne, con una significativa coreografia della Movin’up

“Abbiamo vissuto momenti intensi in tutto questo lungo ed emozionante percorso – affermano i patron Anna Maione e Nicola Pinto – un ringraziamento a tutti coloro che ci sono stati vicini. Un grazie di cuore a tutte le ragazze che ci hanno accompagnato in questa avventura, alle reginette uscente, e alle nuove. Noi crediamo fortemente nel nostro progetto che rappresenta in primo luogo un momento di aggregazione e di formazione per quante vogliono muovere i primi passi nel mondo della moda, ma anche, come è successo per molte ragazze, un trampolino di lancio per realizzare il sogno nel cassetto. Il tutto con un lavoro improntato alla massima trasparenza e serietà”. 

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