di Alberto De Sena
Nuovo fulmine a ciel sereno sulla Fondazione Festa dei Gigli. Il nuovo caso mediatico vede coinvolto l’Ing. Vincenzo Santella, entrato da poco nel Cda dell’ente. Il neo consigliere ha aderito in questi giorni al partito di Fratelli d’Italia, venendo nominato anche vice-commissario del partito nella città dei Gigli. L’adesione di Santella al partito di Giorgia Meloni ha creato scompiglio nella classe politica locale.
Duro l’intervento del sindaco, Gaetano Minieri, che dai suoi profili social lancia l’attacco: “Ho appreso solo ieri” – scrive il primo cittadino – “che l’ing. Vincenzo Santella – che io stesso ho nominato solo poche settimane fa nel direttivo della fondazione Festa dei Gigli – ha ricevuto in questi giorni un incarico politico. Non entro nel merito dei motivi,sicuramente legittimi, che hanno spinto l’ing. Santella ad accettare tale incarico ma e’ evidente che tale scelta contrasta irrimediabilmente con lo spirito con cui in piena autonomia ho scelto personalmente i membri del nuovo cda”.
“La mia maggioranza” – continua Minieri nel suo post – “ha condiviso fin dal primo momento la mia ferma volontà di slegare senza ambiguità la fondazione dai partiti, con l’esigenza profondamente sentita da tutta la cittadinanza di dare un nuovo inizio alla vita della nostra gloriosa e amata festa. Per questo non accetto alcun comportamento che favorisca strumentalizzazioni e ambiguità su questo scopo.”
Chiara, dunque la linea del sindaco, da sempre sostenitore della totale indipendenza della Fondazione Festa dei Gigli, dalla politica locale.
Immediata la risposta dell’Ing. Santella, che difende la sua posizione, sostenendo che l’eventuale incompatibilità con la carica di membro della Fondazione, sussiste solo nel caso di un incarico da consigliere o assessore comunale. Santella sottolinea, inoltre, che allo stato attuale, nel Consiglio Comunale di Nola, non esiste alcun gruppo consiliare di FdI.
Si attende ora l’evolversi di un caso che non ha mancato di spaccare l’opinione pubblica della cittadinanza, tra chi rassicura sulla buona fede del consigliere Santella, e chi sostiene che, nonostante la millantata ventata di cambiamento in Fondazione, con la nomina del nuovo Cda, niente sia cambiato.