Definito il nuovo quadro organizzativo all’interno del consiglio di amministrazione dell’Ato3 Campania per la gestione integrata dei rifiuti di cui è presidente Andrea Manzi. Assegnate con l’ultima delibera nuove deleghe ai consiglieri d’ambito che andranno a coprire tre macro aree con la sottoscrizione anche di micro segmenti. Al consigliere Gioacchino Madonna, sindaco di Massa  di Somma, assegnata la delega al bilancio, rendiconto, gara d’appalto, servizio di tesoreria e rapporti con il collegio dei revisori; Luca Capasso, sindaco di Ottaviano, ricoprirà, invece, le deleghe al piano d’ambito, Sad, dotazione impiantistiche e rapporti con i comuni; Raffaele de Falco, assessore di Boscoreale, curerà i rapporti con i gestori del ciclo integrato dei rifiuti e con le società preposte al servizio di smaltimento, rapporti con il direttore generale e con il personale Eda e relazioni sindacali. Definiti anche i sotto ambiti di cui assumeranno le deleghe i consiglieri Nunzia Sonia Bernardo, Giovanni Palomba, Giuseppe Panico, Raffaele Franzese e Sebastiano Molaro, tutti già amministratori di enti pubblici.


“Un ulteriore importante passo per l’ottimizzazione dei servizi con una ridefinizione dei ruoli all’interno del cda che va a potenziare, rimodulandolo, il lavoro svolto finora – spiega il presidente Andrea Manzi – Si va verso una nuova gestione interna con una maggiore responsabilità delle figure che vi operano. Figure di grande profilo professionale che già ricoprono un ruolo all’interno della cosa pubblica e dunque profondi conoscitori dei territori che sono certo, daranno un’impronta ancor più incisiva all’assetto organizzativo”.
Definita anche la nuova sede operativa dell’ente che, da gennaio, sarà attiva sul territorio comunale di Tufino.


“È la risposta all’impegno di questi anni che conferisce un ruolo di primo piano a questo territorio – aggiunge Manzi – Stiamo lavorando per mettere a disposizione di quest’area, ma non solo, un organismo competente, preparato e continuamente aggiornato che sia presente anche materialmente per rispondere alle continue istanze di carattere ambientale. Con l’approvazione del piano d’ambito infine – termina Manzi – con la riorganizzazione amministrativa e con l’avvio della nuova sede, l’ente diventa finalmente operativo a tutti gli effetti per dare risposte a tutti i comuni, 59 per l’esattezza, che vi fanno parte”.

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