NAPOLI – La Campania rimane così com’è, si confermano le limitazioni della zona arancione. Pungo duro del presidente Vicenzo De Luca. A poche ora dal passaggio della regione dalla zona “arancione” (in vigore fino a mezzanotte) a quella “gialla”, il governatore annuncia che su tutto il territorio regionale restano in vigore le limitazioni in vigore fino ad oggi. L’ordinanza 98, firmata oggi, proroga dunque le restrizioni della fascia arancione fino al 23 dicembre, giorno in cui entrerà in vigore il provvedimento nazionale, che prevede l’alternanza tra zona rossa e arancione per tutta Italia, fino al 6 gennaio.

Una scelta che ma immediatamente mosso la protesta, in particolare di ristoratori e bar, sopresi dalla scelta del governo regionale, ed in particolare dalla tempistica. In molti, infatti, con il passaggio in zona gialla, erano già pronti a rialzare le serrande, seppur per pochi giorni, in cerca di una boccata d’ossigeno. Tantissimi hanno investito denaro per i rifornimenti in vista della riapertura. Ora, a poche ore dal cambio di colore, è arrivato lo stop della regione. Al diffondersi della notizia, a Napoli, un gruppo di commercianti (circa 50) ha organizzato un blocco stradale sul lungomare, in questo periodo aperto al traffico veicolare a causa dei lavori in Galleria Vittoria.

Una zona arancione, quella imposta da De Luca, ancora più dura di quella prevista dai decreti governativi. Fino al giorno 23, infatti, sarà vietato a bar ed esercizi di ristorazione, a partire dalle ore 11, la vendita con asporto di bevande alcoliche e non alcoliche. In pratica, secondo l’ordinanza di De Luca, non sarà possibile, dopo le 11 del mattino, prendere un caffè al bar e portarlo via, come concesso, invece, fino ad oggi. Una scelta che sorprende, anche in virtù dei dati emersi dall’ultima cabina di regia del Ministero della Salute. La Campania, insieme alla Valle d’Aosta, è la regione con l’indice RT più basso, ossia 0.63, mentre quello nazionale si assesta sullo 0,86.

Ecco i punti dell’ordinanza firma dal Presidente De Luca:

1. Confermate tutte le misure vigenti alla data odierna per effetto di disposizioni statali – ivi comprese quelle di cui all’art.2 del DPCM 3 dicembre 2020 (cd. “zona arancione”) – nonché regionali (Ordinanza n. 96 del 10 dicembre 2020 su controlli degli arrivi e limitazioni alla mobilità sul territorio regionale) ;

2. Divieto per i bar e gli altri esercizi di ristorazione, dalle ore 11,00 del mattino, di vendita con asporto di bevande alcoliche e non alcoliche.

3. Per tutto l’arco della giornata, divieto di consumo di cibi e bibite, anche non alcoliche, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali;

4. Per tutti gli esercizi commerciali, obbligo di misurazione della temperatura corporea agli avventori all’ingresso dei propri locali e di inibire l’ingresso laddove la temperatura risulti superiore a 37,5 ° C.

5. Raccomandazione ai Comuni e alle altre Autorità competenti di intensificare la vigilanza e i controlli sul rispetto delle disposizioni vigenti, in particolare nelle zone della cd. “movida”

6. Raccomandazione ai Comuni ai fini dell’adozione, laddove necessario, di provvedimenti di chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, ai sensi delle disposizioni vigenti, nonché delle disposizioni di cui al precedente punto 3.

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