Salta la prima panchina nel campionato di Serie A femminile, ed è, forse, l’esonero che non ti aspetti. La prima testa a cadere non è quella di Carolina Morace, dopo l’imbarcata di gol (otto) subiti dalla sua Lazio con il Milan e lo zero in classifica dopo tre partite. Ancora ancorati alla guida delle rispettive squadre anche Pachera, zero punti con l’Hellas e peggior difesa del campionato, e Patrizia Panico, uscita sconfitta con la sua Fiorentina dalla sfida con il Napoli, che lascia le viola ancora al palo in classifica. Questi dormono, per ora, ancora sogni tranquilli.

A saltare è la panchina della neopromossa Pomigliano. A poche ore dal termine della sfida contro la corazzata Roma è arrivato, infatti, il comunicato della società campana. Decisone questa che ha spiazzato gran parte del tifo granata, ma anche molti addetti ai lavori. Il Pomigliano di Tesse aveva, fino ad ora, espresso un gioco di buon livello, e con ampi margini di miglioramento. L’allenatrice sarda, artefice della promozione in massima serie, non è stata certo aiutata dal calendario (Juventus e Roma, squadre allestite per la corsa allo scudetto, e l’ostico Empoli).

Il punto, conquistato sul filo di lana contro la squadra toscana, non è evidentemente bastato alla dirigenza pomiglianese, che, nonostante l’ottima prova contro la Roma capolista, culminata con una sconfitta a tratti immeritata, ha deciso di cambiare la guida tecnica. Una rivoluzione forse affrettata, per una squadra che stava trovando il suo equilibrio, alternando momenti di buio a larghi sprazzi di ottimo calcio. La sosta per gli impegni delle nazionali (3 le giocatrici convocate nella rosa della pantere) darà modo alla dirigenza di riflettere sul profilo del nuovo tecnico.

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