NOLA – Indipendenza nella propria azione politica, ma anche nei confronti delle liste che lo sostengono: è quello che mostra con forza Carlo Buonauro il quale sottolinea l’intenzione di mettere subito in chiaro quali saranno rapporti con i gruppi che saranno presenti in Consiglio Comunale. “Io – sottolinea il candidato sindaco – non ho nessun legame personale o professionale con le liste che mi sostengono. Questo mi pone in una situazione di completa libertà, poichè il mio percorso finora è stato del tutto lontano da accordi politici. Mi chiedo onestamente se altri possano dire la stessa cosa, ma ne dubito molto”.
Le dichiarazioni dell’aspirante primo cittadino sono arrivate nel corso dell’incontro tenuto nel rione Gescal di Nola, durante il quale sono stati  toccati, tra l’altro, i temi della gestione dei parchi pubblici della città. “Ovviamente questa mia libertà di movimento vale sia nei confronti degli avversari politici, che nei confronti delle mie stesse liste – conclude Buonauro – questo vuol dire che, in qualunque circostanza, l’unica cosa alla quale mi sentirò vincolato sarà il bene della città, sempre con la stessa libertà che ho adesso, che non potrà essere certo modificata”.

 Nel corso dell’incontro di ieri sono stati anche affrontati alcuni dei temi “caldi” del quartiere: tra essi falciatura dell’erba, illuminazione delle strade e gestione del verde pubblico. Si tratta di problemi solo in apparenza banali sui quali è stata puntata l’attenzione dell’aspirante primo cittadino.  La soluzione dei problemi del popoloso quartiere è tra i primi impegni nell’agenda della futura amministrazione della città, a cominciare dall’istituzione di una squadra di operai che dovrà occuparsi delle opere di manutenzione quotidiana nell’area. “Quello che ci vuole – ha commentato Buonauro – è un’opera di manutenzione costante. Non bisogna solo pensare alle grandi opere, premesso che verranno anche quelle: intanto occorre istituire un servizio di operai che tutti i giorni affronti i vari problemi. Si tratta di riportare a questo territorio una decenza minima, che allinei questo quartiere agli standard comuni”.
Tra le priorità rivendicate dagli abitanti del quartiere, anche quella di illuminare l’area a giorno nelle ore serali. “Il buio – ha continuato Buonauro – genera timore, insicurezza, noi invece dobbiamo rendere questo quartiere vivibile, appetibile”.

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