ROMA – La Campania, da lunedì 8 marzo, sarà soggetta al livello più alto di restrizioni Anti-Covid. La regione torna, dunque, in zona rossa. Nel pomeriggio, il Ministro delle Salute, Roberto Speranza, ha firmato le nuove ordinanze, che saranno in vigore a partire dalla mezzanotte di lunedì.
Il vorticoso aumento dei contagi, dovuto soprattutto al diffondersi della variante inglese sul territorio campano, ha fatto letteralmente schizzare i parametri verso l’alto. I casi, nel periodo 22-28 febbraio, quello considerato dal monitoraggio di oggi, parla di 13040 nuovi casi, con un incidenza di 228,29 casi ogni 100mila abitanti. Il valore RT, nello stesso periodo, è balzato a 1,14. La zona rossa era oramai ampiamente prevista. In settimana sia il presidente De Luca, che il sindaco di Napoli, de Magristris, avevano preventivato che la Campania rientrasse tra le regioni con il livello massimo di restrizioni.
La Campania è l’unica regione a passare in zona rossa, mentre Friuli Venezia Giulia e Veneto passano in zona arancione. La Lombardia finisce in arancione scuro. Ancora nessuna indicazione sul periodo di durata delle nuove restrizioni. Se è vero che, da prassi, ogni regione mantiene le restrizioni per un periodo di 15 giorni, c’è da considerare anche il continuo aumento dei casi in Campania, anche nei giorni successivi al 28 febbraio. Nel bollettino odierno i casi registrati sono 2842, ma sono oramai giorni che il bollettino quotidiano non scende mai sotto le 2000 unità nel numero dei nuovi positivi.
Più volte, nell’ultimo periodo, si è paventata l’ipotesi di un lockdown nazionale, nel tentativo di arrestare il diffondersi delle varianti. Spettro che potrebbe non essere cosi utopico. Con i 24.036 casi registrati nelle ultime 24 ore, l’Italia sfonda il muro dei 3 milioni di contagi. In attesa delle nuove indicazioni, per ora l’unica certezza resta la Campania in zona rossa.