Qualche giorno fa a Cardito è avvenuto un nuovo terribile caso di infanticidio.

Sono emersi nuovi particolari sull’agghiacciante morte del bambino e sul grave ferimento della sorella. Quelle di domenica non sarebbero state le prime violenze subite dal piccolo Giuseppe e dalla sorellina.

I due bambini sarebbero stati picchiati con schiaffi, pugni e calci già sabato, ma l’aggressione più violenta e fatale si è consumata il giorno dopo.

Cardito

È inconcepibile togliere la vita ad un bambino massacrandolo di botte. È inaccettabile che un uomo si scagli con una violenza simile contro due bambini. Tutto questo poteva essere evitato. Dalle prime indagini è emerso che l’agonia del piccolo Giuseppe sarebbe durata un paio d’ore. Con l’aiuto tempestivo dei soccorsi, poteva essere salvato.

Un altro dato inquietante è che molti sapevano, vicini e conoscenti. Le violenze erano rivolte sia ai bambini che alla madre.

La piaga della violenza sui minori.

L’ infanticidio può essere il prodotto dell’ignoranza, della violenza, dell’omertà, dell’abbandono sociale, dell’assenza dei servizi sociali. Le campagne di sensibilizzazioni contro ogni forma di violenza non bastano se non arrivano nei luoghi dove si registra maggior disagio. Esistono i colpevoli materiali del delitto ma anche colpevoli morali. Se gli uffici della polizia fossero studi televisivi e i poliziotti giornalisti, chissà quante violenze domestiche verrebbero denunciate da vicini, parenti, conoscenti. L’unico modo per rendere giustizia a tutte le vittime di violenza è migliorare la prevenzione e applicare pene più dure per chi si macchia di questi ignobili reati.

Una piccola considerazione personale su quelle persone che hanno giocato i numeri su questa tragedia. Per quanto si possa vivere nella disperazione economica, non comprendo come la mente umana riesca a trasformare la morte di un bambino in un evento per “vincere soldi” . Quello che è successo a questi due bambini non ha sensibilizzato nessuno. Anzi ci sta sbattendo in faccia quanto siamo ignobili, ignavi, ipocriti, disumani di fronte al dolore, la morte, la disperazione umana.

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