Si svolgerà giovedì 29 luglio alle 17, presso la Stazione Marittima di Salerno, l’evento conclusivo del progetto della Fenalc (Federazione Nazionale Liberi Circoli) “#UniciMaiSoli – Riabilitazione sensoriale-motoria di bambini e ragazzi con gravi forme di disabilità e attivazione di una rete di volontariato per il sostegno delle famiglie”. A fare gli onori di casa il presidente nazionale Fenalc Alberto Spelda, il presidente della “Abbraccio Odv” di Salerno Matteo Marzano (partner del progetto) e il referente del progetto Francesco Buono che, insieme a un nutrito parterre di ospiti, illustreranno i risultati dell’iniziativa che ha coinvolto diverse comunità locali, famiglie, bambini e adolescenti con disabilità, associazioni e volontari del territorio. 

Nel corso della manifestazione interverranno, in videoconferenza, il ministro per le Disabilità Erika Stefani; il senatore Francesco Urraro (Commissione Giustizia sui diritti dei più deboli); il consigliere della Regione Campania Francesco Picarone, presidente della Commissione Bilancio e Finanza- Demanio e Patrimonio, nonché membro della Commissione Istruzione e Cultura, Ricerca scientifica e Politiche sociali. 

Ospite d’onore sarà Elena Salvatore, 11enne di Nola l’anno scorso nominata “Alfiere d’Italia” dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’impegno profuso, nonostante la giovanissima età, per i diritti dei ragazzi ‘speciali’ 

I saluti istituzionali saranno affidati a Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno; Michele Strianese, presidente della Provincia di Salerno; Andrea Prete, presidente della Camera di Commercio di Salerno; Salvatore Giordano, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Salerno; Daniele Di Guardo, comandante della Capitaneria di Porto di Salerno; Carmine Mellone (Presidente Cip Campania).

Grazie al progetto #UniciMaiSoli della Fenalc sono state individuate nei territori coinvolti famiglie di bambini affetti da gravi disabilità al fine di realizzare attività di riabilitazione sensoriale, motoria e sportiva; i piccoli protagonisti, alcuni affetti da gravissime patologie, sono stati seguiti, valorizzati nelle loro potenzialità, assistiti nelle difficoltà da personale medico ed educatori specializzati e hanno così potuto prendere parte a una serie di attività motorie: dalla fisioterapia all’acqualight, dal nuoto alla ginnastica fino agli sport di squadra e individuali per i ragazzi con disabilità motorie. 

«Una parte importante del progetto – spiegano gli organizzatori – è stata il coinvolgimento delle comunità locali che, con l’apporto decisivo di professionisti e associazioni, sono state direttamente sensibilizzate sulle problematiche delle famiglie. Capita che i genitori non abbiano gli strumenti sufficienti per poter assistere appieno i loro figli: è in questo spaccato di vita quotidiana talora complicato che si è inserita la nostra iniziativa, andata avanti nonostante le difficoltà derivanti dal particolare periodo che stiamo vivendo a causa della pandemia, che riteniamo abbia apportato un valore aggiunto in termini di qualità della vita, partecipazione sociale, aggregazione ai piccoli e ai loro familiari che ogni giorno affrontano la sfida della disabilità». 

Al termine del convegno seguirà una apericena sociale con musica e moda

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