Anche nel 2023 il Giro d’Italia farà tappa a Napoli. Il prossimo giovedì 11 maggio, la sesta tappa della Corsa rosa si aprirà e si chiuderà nel capoluogo partenopeo. Non si ammireranno, tuttavia, solo le meraviglie di Partenope: il percorso in cui si snoderà la tappa è tra i più belli del mondo. Lasciata la città, la Carovana attraverserà l’area interna del Vesuvio fino a Pompei e alla sua area archeologica, poi salirà sul Valico di Chiunzi per planare su Ravello e Amalfi per raggiungere successivamente Positano, Sorrento e risalire la penisola sorrentina e la fascia vesuviana costiera per giungere nuovamente a Napoli, dove i corridori si sfideranno per la vittoria.
La tappa, voluta dalla Città Metropolitana di Napoli anche per il 2023 per promuovere lo straordinario patrimonio paesaggistico e culturale che solo il nostro territorio può offrire, toccherà quindi alcuni dei luoghi più belli al mondo, come Napoli, il Vesuvio, Pompei, le meraviglie delle due costiere, amalfitana e sorrentina, il Parco archeologico di Ercolano e la Reggia di Portici, il Miglio d’Oro.
La cerimonia di presentazione del Giro si è svolta questo pomeriggio al Teatro Lirico ‘Giorgio Gaber’ di Milano. La Città Metropolitana di Napoli è stata rappresentata dal Vice Sindaco, Giuseppe Cirillo. Presente anche Giuseppe Tito, Sindaco di Meta e Consigliere metropolitano delegato al mare, alle Coste e al Monte Faito.
“Dopo il successo dello scorso maggio – ha affermato il Sindaco della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi – abbiamo voluto che anche per la prossima edizione il Giro d’Italia facesse tappa a Napoli per un’altra splendida occasione di valorizzazione della nostra terra, che non ha eguali al mondo. Abbiamo trovato la disponibilità dell’organizzazione, che solitamente non ripete per due anni consecutivi le stesse tappe, proprio grazie alla straordinaria riuscita della tappa di Napoli del Giro 2022”.
La Napoli – Napoli 2022 si è classificata, infatti, al 3° posto come valore in visibilità TV mondo, con un indice quantificato – sulla base di una ricerca commissionata da RCS Sport a Nielsen – in 2 milioni e 243mila euro, decisamente superiore alla media.
Lusinghieri anche i dati di audience della TV italiana (RAI 2), con un ascolto medio di un milione e mezzo di spettatori (13%) con un picco, all’arrivo, di due milioni di telespettatori, pari al 20% di share. Una delle migliori tra le tappe non di montagna.
In ambito digitale, per la tappa di Napoli sul sito ufficiale della Corsa – www.giroditalia.it – sono state 5,6 milioni le pagine visitate, con 655mila sessioni e 492mila utenti.
“Sono tutti dati, questi – ha continuato Manfredi – che ci hanno spinto a promuovere nuovamente questa iniziativa valorizzando, oltre al capoluogo, un’altra parte del nostro splendido territorio. Del resto, possiamo constatarlo tutti, Napoli e tutta l’area metropolitana sono piene di turismo ancora in questi giorni, alla metà di ottobre, e un’altra ondata è prevista per Natale. E questo anche grazie alla visibilità garantita da manifestazioni come questa. Pure il prossimo anno, dunque, i 200 Paesi collegati, i media di tutto il mondo avranno la possibilità di ammirare il nostro bellissimo territorio, con il suo straordinario patrimonio culturale, storico, artistico, paesaggistico, enogastronomico, che merita un palcoscenico quale quello che il Giro d’Italia riesce a generare”.
“Un altro elemento ci ha colpito del passaggio della Corsa nell’ultima edizione e ci ha spinti ad andare avanti: non solo i potenziali turisti, ma soprattutto i napoletani hanno preso consapevolezza della bellezza delle nostre terre e ne sono stati orgogliosi. Il senso di appartenenza di una comunità a un territorio è fondamentale per la sua difesa e il suo sviluppo”, ha concluso il Sindaco Metropolitano.
“Sono molto felice che RCS abbia accolto la proposta della Città Metropolitana, e non escludiamo – ha annunciato il Vice Sindaco Cirillo a margine della presentazione – di ripetere quest’azione nel prossimo futuro per zone ancora diverse dell’area metropolitana”.
Entusiastico il commento del direttore del quotidiano di riferimento della manifestazione, la Gazzetta dello Sport, Stefano Barigelli, nel corso della presentazione, rispondendo a una domanda di Paolo Kessisoglu: “La tappa più suggestiva è sicuramente quella di Napoli, che attraverserà i luoghi in cui il regista Paolo Sorrentino ha ambientato il suo capolavoro, La mano di Dio”.
La tappa
Il Giro arriverà a Napoli per la 46ª volta. In questa speciale graduatoria, Napoli è terza dopo Milano e Roma. La Napoli – Napoli 2023 sarà una di quelle che gli organizzatori definiscono ‘tappe mosse’, nervose: non certo, dunque, tappe per scalatori, ma nemmeno necessariamente destinate ai finisseur, ai velocisti. Una tappa breve, di circa 160 km (il percorso può ancora subire lievi variazioni), ma intensa, che potrà regalare delle sorprese. Due traguardi volanti, a Pompei e Castellammare, due i gran premi della montagna, uno sul Valico di Chiunzi, al 48° chilometro e un’altitudine di 683 metri, e uno al km 95, a Capo di Mondo, a 469 metri – con vista sulla costiera sorrentina e amalfitana, Capri la tocchi con le mani – dal quale si scenderà verso Sorrento per gli ultimi 50 km, tutti pianeggianti, che porteranno al traguardo di Napoli.
Le altre tappe in Campania
L’organizzazione ha previsto altre due tappe in Campania. Una con arrivo a Laceno (con partenza da Venosa, il 9 maggio) e un’altra, il 10, con partenza da Atripalda e arrivo a Salerno. Dopo Napoli il Giro ripartirà da Capua con destinazione Gran Sasso d’Italia.
Napoli premiata per la raccolta differenziata
Nel corso della presentazione del Giro 2023 si è svolta anche la cerimonia di premiazione delle città di tappa che si sono distinte per particolari meriti nella scorsa edizione. Napoli è stata premiata per la raccolta differenziata. Nell’ambito del progetto di social responsibility del Giro, Napoli si è classifica al terzo posto tra le tappe di arrivo, con l’87% di RD, rifiuto differenziato, dietro Scalea (91%) e Cuneo (87,1%), da cui la separa solo uno 0,1%. Il premio è stato ricevuto dal Vice Sindaco Cirillo.