OTTAVIANO – Si chiude anzitempo l’esperienza amministraiva di Luca Capasso. Il sindaco di Ottaviano ha rassegnato le sue dimmissioni, lasciando la fascia tricolore. Il primo cittadino del comune vesuviano ha motivato in una lettera la sua scelta.
Ho presentato le dimissioni da sindaco di Ottaviano. E’ stata una scelta ponderata e frutto di
un’ampia riflessione, ma ciò non mi impedisce di provare fortissime emozioni nel lasciare una
carica che copro da quasi dieci anni, per la quale ho dato tutto e per la quale mi sono speso con
forza e generosità. La normativa vigente pone un sindaco in carica in una condizione di
ineleggibilità ad una eventuale carica di Deputato o Senatore. Questo vuol dire che io mi metto in
discussione ancora una volta per il mio territorio, a viso aperto e nel pieno rispetto delle regole,
come sempre faccio da quando mi occupo di politica, come sempre faccio nella mia vita. Tra
qualche mese il mio secondo mandato sarebbe finito e non avrei potuto più fare il sindaco. Queste
dimissioni anticipano, dunque, un percorso già segnato. E io mi dimetto anche per realizzare un
sogno: provare a continuare a lavorare per il mio territorio, per la gente, per le nuove generazioni
soprattutto. Fare il sindaco è stata un’esperienza meravigliosa, la più bella che ci sia: fa crescere in
te lo spirito di servizio e la consapevolezza che l’attività politica è una nobile arte che non deve
essere lasciata in mano a chi coltiva solo i propri interessi. Voglio ringraziare l’amministrazione
comunale, il consiglio comunale nella sua interezza, quello del mandato precedente, il personale
tutto del Comune di Ottaviano. Da ciascuno ho ricevuto insegnamenti, stimoli, collaborazione. Con
molti sono andato d’accordo, con qualcuno ho litigato: me ne scuso e vi chiedo di considerare il mio
carattere, genuino fino in fondo, mai sleale. Ritengo che insieme abbiamo realizzato molto per
Ottaviano: in quasi dieci anni l’abbiamo migliorata, resa più vivibile, l’abbiamo fatta crescere.
Anche per questo vi ringrazio: mi sono messo sempre in prima fila, ma sapevo di avere alle mie
spalle uomini e donne che avevano attaccamento al territorio e tutto ciò mi ha aiutato molto. Grazie,
poi, alle cittadine e ai cittadini: siete stati la mia famiglia, lo siete ancora e lo sarete sempre. Insieme
abbiamo sofferto e gioito e voi tutti sapete che non ho mai trascurato nessuno, ho ascoltato tutti, ho
cercato sempre di dare risposte a qualsiasi ora del giorno e della notte. Sono un uomo fortunato, ho
vissuto una storia d’amore bellissima: quella che un politico vive col proprio territorio, con la
propria comunità. Una storia intensa, una storia che non finirà mai.