NOLA – Grande successo di pubblico alla prima uscita di piazza del candidato sindaco Carlo Buonauro, il quale  ieri sera si è presentato ai suoi elettori. A dominare la serata sono stati la commozione e tanta  determinazione: i sentimenti cioè che si sono avvertiti tra il pubblico fino all’ultimo minuto. 

Numerosi i temi toccati dal candidato sindaco nel suo discorso, da quelli legati alle frazioni di Polvica e di  Piazzolla, a quelli delle zone meno centrali della città. “Il primo consiglio comunale – ha annunciato il  candidato – abbiamo intenzione di farlo a Piazza D’Armi: questo per lanciare un segnale preciso del grande  interesse che avrà la nostra amministrazione per arrivare al recupero della piazza e della grande caserma  Principe Amedeo”. 

A prendere la parola, oltre a Buonauro, sono stati anche i rappresentanti delle liste che fanno parte della  coalizione, e cioè:  

lista Buonauro sindaco, Nola al centro: Nicola Caliendo 

– lista Movimento 5 Stelle: Carmine Sautariello 

– lista Nola bene comune con il Movimento Piazza D’Armi: Alberto Ruggiero 

– lista Nola Democratica: Luigi Ferrante 

lista Nola Nostra: Armando Vallone 

– lista Partito Democratico: Antonio Daniele 

Al centro dell’attenzione anche i problemi del centro storico: “Non è possibile – ha commentato Buonauro – che il centro cittadino sia ridotto ad un deserto, ed al tempo stesso non è possibile che il commercio sia in  condizioni così critiche”. L’aspirante sindaco ha anche dettato le regole per la campagna elettorale. “Da  questa coalizione – ha detto – non sentirete nessuna parola di scherno o di attacco verso gli avversari politici.  Il nostro metodo non è quello di attaccare gli altri, ma è quello di proporre una soluzione che sia più  performante rispetto a quelle proposte altrove”.  

La legalità – ha concluso infine il candidato sindaco – è un prerequisito di qualunque attività, che  naturalmente non può mai essere messo in discussione, per il semplice motivo che non deve esistere nulla  che non sia nel pieno rispetto delle regole”.

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