Quattro vite spezzate nel crollo della palazzina a Saviano

Terminate le operazioni di soccorso dopo il crollo causato da una fuga di gas. A perdere la vita la piccola Autlia Pia (4 anni) ed il fratellino Giuseppe (6 anni), insieme a mamma Vincenza e nonna Autilia. Estratti vivi dalle macerie il più piccolo dei bambini ed il padre, che è in gravi condizioni.
Terminate le operazioni di soccorso dopo il crollo causato da una fuga di gas. A perdere la vita la piccola Autlia Pia (4 anni) ed il fratellino Giuseppe (6 anni), insieme a mamma Vincenza e nonna Autilia. Estratti vivi dalle macerie il più piccolo dei bambini ed il padre, che è in gravi condizioni.

SAVIANO | E’ il momento del dolore e della preghiera. La comunità di Saviano si risveglia dopo una notte quasi insonne, fatta di scavi tra le macerie per recuperare l’ultima vita spezzata. E’ da poco passata la mezzanotte quando i vigili del fuoco recuperano anche l’ultimo corpo, quello della 80enne Autilia Ambrosino. E’ dal suo appartamento, al secondo piano della palazzina di via Tappia, in località Masseria Carlone, non lontana dal centro di Saviano, che tutto sarebbe iniziato.

Sono da poco passate le 7 del mattino di una domenica come tante. Saviano viene improvvisamente svegliata da un boato, udibile anche dai vicini comuni di Nola e Marigliano. L’esplosione, una fuga di gas la prima ipotesi. Le mura sventrate, i vetri rotti. Dalle macerie spunta fuori una di quelle biciclette, un’immagine angosciante. I soccorsi sono tempestivi. Vigili del Fuoco, carabinieri e ambulanze arrivano nel giro di pochi minuti sul luogo del disastro. In quella palazzina abitava un’intera famiglia. Padre, madre, tre bambini occupavano il primo piano dello stabile. Al secondo viveva nonna Autilia. I primi concitati attimi di soccorso danno una flebile speranza. Dalle macerie arrivano urla e grida di aiuto, segno che non c’è un minuto da perdere. I soccorritori riescono a raggiungere il punto in cui si trova Antonio Zotto, 40 anni, dipendente di un supermercato della zona. L’uomo viene estratto vivo dalle macerie, ma le sue condizioni sono critiche. Viene trasportato al Cardarelli di Napoli mentre i vigili del fuoco ritrovano tra i detriti il più piccolo dei tre bambini. Gennaro, 2 anni appena, è vivo, ha alcune lesioni agli organi interni e una lieve contusione polmonare, ma non è in pericolo di vita. Viene trasportato al Santobono di Napoli, dove i medici non riscontrano la presenza di danni neurologici. Due salvataggi che danno speranza.

Dalla speranza al dramma in pochi minuti

La stessa speranza che si infrange poco dopo, quando dai detriti viene estratto il corpo senza vita della piccola Autilia Pia, 4 anni. E’ la prima vita spezzata dall’esplosione. I lavori di rimozione continuano senza sosta, arrivano le unità specializzate nel soccorso tra le macerie. Sul posto, oltre al primo cittadino, Vincenzo Simonelli, arrivato pochi minuti dopo l’esplosione, arriva il Prefetto di Napoli, Michele di Bari. Si continua a scavare nella speranza, anche se dalle macerie non arriva più nessun grido di aiuto. Poco dopo le 10 viene estratto senza vita il corpo di Giuseppe, 6 anni, il più grande dei tre fratellini. Lo sconforto attanaglia i soccorritori, ma non c’è tempo da perdere. Nelle prime ore del pomeriggio viene recuperato anche il corpo di Vincenza Spadafora, 41 anni, moglie di Zotto e madre dei tre bambini. Sale a tre il bilancio delle vittime.

Vincenza Spadafora (41) e Antonio Zotto (40)

I vigili del fuoco, verificano, intanto, anche la stabilità delle palazzine adiacenti. In via precauzionale, si ipotizza di sgombrare due famiglie almeno per la notte, vista anche la rottura di vetri e infissi. Si scava ancora, fino a notte inoltrata, quando anche il corpo di nonna Autilia viene recuperato. Il bilancio finale di questa tragedia conta quattro vittime: i piccoli Autilia Pia e Giuseppe, 4 e 6 anni, mamma Enza e nonna Autilia. L’altro fratellino, Gennaro, il più piccolo, sopravvissuto alla tragedia, spera di poter riabbracciare papà Antonio, che lotta per la vita date le gravi condizioni.

“Non ci sono parole per descrivere questa tragedia”, il volto provato è quello del sindaco Simonelli, scosso da una tragedia che nessuno si aspettava. “Conoscevo parte della famiglia – afferma la fascia tricolore – gente onesta che andata a lavorare tutte le mattine”. Il primo cittadino ha ricevuto, nel pomeriggio di ieri, la telefonata della premier Giorgia Meloni. Unanime il cordoglio delle forze politiche, sia del territorio che nazionali.

“Siamo profondamente addolorati e colpiti – afferma il presidente della regione, Vincenzo De Luca – per la tragedia di questa mattina a Saviano. Una tragedia crudele e inaccettabile, con un bilancio delle vittime diventato man mano sempre più grave: quattro morti – due bambini, la loro madre e la nonna – e due feriti, di cui uno, il padre dei due bambini, è gravissimo. Il nostro cordoglio ai familiari delle vittime e la nostra solidarietà alla comunità di Saviano sconvolta da questo dramma.

Via alle indagini, la procura di Nola apre l’inchiesta.

Nel frattempo, la macchina delle indagini si è messa in moto. La procura di Nola ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Castello di Cisterna. Ci sarà da accertare le cause della fuga di gas e dello scoppio che ha spezzato la vita di quattro persone. Intanto, terminate le operazioni di recupero delle vittime, i vigili del fuoco procedono con la messa in sicurezza dell’area intera.

Facebook
Twitter
LinkedIn